Yoga e disabilità
Yoga e disabilità: una disciplina conosciuta in Occidente da almeno una trentina di anni. Si rifà alle tecniche di meditazione già sperimentate da secoli in Oriente. Ad oggi i benefici del praticare regolarmente lo yoga sono quasi universalmente riconosciuti. Favorisce il rilassamento mentale e fisico, mantenendo alti i livelli dell’ormone della felicità. La pratica dello yoga si presenta come utile per tutti, indipendentemente dal livello di abilità fisica, essendo essa stessa, per sua natura, una pratica estremamente semplice e facile da compiere in ogni posizione.
Si presenta come adatto agli utenti in sedia a rotelle che possono realizzare tranquillamente molte delle posizioni proposte anche ai normodotati.
Yoga e disabilità, i vantaggi:
Lo yoga può presentarsi come un’aggiunta alla vita personale di ognuno, che non necessita di particolare allenamento per essere praticato, ma anche anzi, è adatto anche a chi non è solito praticare sport o si trova fuori allenamento. Si presenta anche come ideale per combattere i piccoli dolori dovuti alla permanenza sulla sedia a rotelle. I vantaggi non finiscono qui, a lungo andare praticare yoga per i portatori di handicap porta ad aumentare la flessibilità muscolare, a migliorare la propria postura sulla sedia a rotelle, ad aumentare il flusso sanguigno riducendo di conseguenza la pressione, a migliorare la salute delle ossa e dei muscoli in generale, a regolare al meglio le ghiandole surrenali diminuendo il valore del cortisolo. Possono essere riscontrati dei vantaggi anche per quanto riguarda la qualità della vita. È dimostrato infatti che chi pratica regolarmente yoga trae dei vantaggi nella propria qualità del sonno e si rende conto di essere generalmente più concentrato lungo tutto il corso della giornata. I vantaggi legati alla socializzazione e al conoscere altre persone vengono da sé.
Le Pose Yoga per i portatori di handicap:
Grazie alla sua grande adattabilità lo yoga può tranquillamente essere praticato dai portatori di handicap apportando poche modifiche alle pose già esistenti. Prima di iniziare è comunque consultabile consultare un medico che possa confermare la nostra possibilità di praticare questo “sport”.
Posa del gatto:
Per realizzare questa posizione si possono afferrare i lati della sedia o mettere le mani sulle cosce. Trascorri alcuni momenti lasciando che il corpo inspiri ed espiri e lascia che i muscoli e il corpo si rilassino. Ricorda di mantenere la respirazione lenta, regolare e rilassata. Inspira, quindi espira lentamente mentre inclini la parte superiore del corpo in avanti. Mantieni questa posizione per alcuni respiri profondi e calmi e poi torna delicatamente in posizione eretta.
La posa dell’aquila:
Inspira lentamente e solleva le braccia in modo che siano di fronte a te con i gomiti piegati a formare un angolo di 90 gradi. Mentre espiri, incrocia le braccia l’una sull’altra all’altezza dei gomiti e appoggia insieme il dorso delle mani. Mantieni questa posizione con le braccia davanti a te per 20-30 secondi mentre respiri regolarmente.
Stretching dell’anca:
Mentre inspiri, solleva una gamba e appoggiale delicatamente in modo che si incroci sull’altra gamba. A questo punto, se hai una buona stabilità, piegati leggermente in avanti tenendo la sedia come supporto. Dopo circa cinque respiri riporta lentamente la gamba nella posizione normale e ripeti l’allungamento sull’altro lato.
Piegamento in avanti:
Inspira profondamente e raddrizza la schiena il più possibile in modo da sederti in alto. Espira e piegati in avanti dalla vita, assicurandoti di tenere la sedia a rotelle per supporto mentre ti muovi. Mantieni questa posizione per 5 respiri, quindi torna lentamente alla posizione seduta.
The Twist:
Inspira profondamente mentre posi lentamente la mano destra sopra la gamba sinistra, usando il braccio sinistro come supporto. Espira e girati per guardare oltre la spalla sinistra, mantenendo questa posizione per un massimo di cinque respiri. Tornare alla posizione originale e ripetere dall’altro lato. Lo stesso può essere fatto sollevando la gamba opposta con il braccio, ma è un livello successivo per chi è più allenato.
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