Il post-polio, un problema ancora reale
In molti ritengono che la poliomielite sia una solamente un triste ricordo del passato. Purtroppo non è così. Al mondo ci sono circa 15 milioni di persone che hanno avuto la polio e che sono costretti a vivere con le conseguenze di una così terribile malattia. In molti paesi il pericolo è dietro l’angolo per chi non è sufficientemente vaccinato e quindi non in grado di avere una difesa dal virus.
Molte persone al mondo vivono in un paese in cui non si è ancora riuscito a bloccare il virus, o dove i disabili non hanno ancora accesso alle cure e quindi non possono accedere ai trattamenti preventivi o peggio, dopo aver contratto la polio vengono esclusi dalla vita pubblica.
Le conseguenze della polio
Le conseguenze a lungo termine per chi ha contratto la polio sono molto gravi e in alcuni casi fortemente invalidanti. Tra i tanti sintomi che possono essere ricondotti ad una contrazione della polio vi sono: stanchezza costante e forte affaticamento muscolare, debolezza anche tra i muscoli che sembravano non essere stati interessati dalla polio precedente, dolori articolari, disturbi del sonno, difficoltà di respirazione e deglutizione e insofferenza in caso di temperature fredde.
Vi sono delle vere e proprie figure mediche che si occupano di diminuire gli effetti del post-polio che durano tutta la vita, così come esiste la sindrome post-polio che al momento non ha una vera e propria cura farmacologica uguale per tutti.
La terapia
Gli ausili per la mobilità e il respiratore sono alcuni tra i più importanti fattori che permettono di contrastare gli effetti della sindrome post-polio, che solitamente si manifesta una quindicina di anni dopo il termine della malattia. Conservare la propria salute è indispensabile per chi ha un sistema muscolare compromesso e per chi soffre di questa sindrome è consigliato fermarsi regolarmente più volte al giorno per riposare almeno dieci minuti, evitare il fumo, mantenere una dieta equilibrata e fare dei corretti esercizi fisici.
Famiglia e amici
È necessario che anche la famiglia e gli amici vengano informati di quali sono i sintomi della sindrome da post-polio in modo che possano supportare e comprendere le necessità del malato. Le conseguenze di un attacco acuto di polio possono richiedere anni e anni di riabilitazione e il supporto psicologico è necessario tra i propri affetti. In base alla nazione, ovviamente, è diverso il livello di supporto psicologico fornito.
Tipi di polio
Contrariamente al pensiero comune, la polio non è una sola, ma ci sono tre ceppi del virus che possono stabilire se la malattia avrà esito paralitico o meno. Il virus danneggia le cellule dei nervi motori e i muscoli che fanno riferimento a tali nervi possono essere compromessi definitivamente, ma non per questo non sono sensibili, infatti la polio non tocca i nervi sensori.
La polio spino-bulbare è la forma più grave e coinvolge la parte del cervello che è responsabile della deglutizione e della respirazione.
Post-Polio Health International
Il Post-Polio Health International raccomanda a tutti i sopravvissuti alla polio di sottoporsi ogni anno ad un esame medico per stabilire la presenza o meno della sindrome post-polio e raccomanda ai familiari di dotarsi dell’attrezzatura adeguata e di limitare le barriere architettoniche.
Già nel 1875 Raymond e Charcot avevano descritto un paziente sopravvissuto alla polio che aveva contratto una nuova debolezza al braccio. Non essendo possibile essere contagiati nuovamente dal virus si era già ipotizzata la presenza delle conseguenze del virus a lungo termine nella vita del paziente.
Considerando che sono ancora molte le zone del mondo in cui la polio esiste ancora il trattamento, o magari la cura, della sindrome post-polio, sono un problema più che mai reale e con cui la società dovrà avere a che fare ancora per molti anni, fino all’eliminazione totale del virus.
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