Cause e sintomi della spina bifida
La spina bifida è una malformazione genetica per cui non è ancora stata trovata una vera e propria cura. È una malattia che interessa il sistema nervoso centrale e alcune vertebre che, non avendo completato il proprio sviluppo fanno fuoriuscire meningi o midollo spinale da una fessura del rachide. Può svilupparsi in qualsiasi punto della colonna vertebrale anche se generalmente è visibile nella zona lombare.
Le cause
Non sono state ancora stabilite con estrema chiarezza le cause della malattia. Al primo posto pare esserci una scarsa assunzione di acido folico, ma vanno prese in seria considerazione anche le anomalie genetiche e il diabete, pare che l’incidenza per le donne affette da diabete sia fino a dieci volte superiore rispetto alle donne che non ne soffrono. Incidono fortemente anche l’alcolismo, l’obesità o situazioni a rischio in cui la madre ha una temperatura corporea elevata rispetto alla norma: frequenti bagni turchi, saune, lampade abbronzanti potrebbero incidere negativamente sulla salute del bambino.
Incidenza
La spina bifida pare colpire principalmente i feti di sesso femminile ed ha un incidenza molto variabile da paese a paese, generalmente colpisce 1,3 bambini su diecimila nascite. Per rilevare la presenza della spina bifida gli esami possibili sono molti come l’amniocentesi e una specifica ecografia.
Sintomi
Esistono diverse manifestazioni della spina bifida, la spina occulta è una forma lieve della malattia, spesso priva di sintomi se non una lieve asimmetria delle gambe. Il meningocele comporta una situazione tale che le meningi, incastonate nello spazio tra le vertebre provochino un’ernia causando idrocefalia e convulsioni. Una forma ancora più grave è quella portata dal mielomeningocele, che coinvolge anche il midollo spinale causando anche debolezza muscolare, paralisi, defornità e scoliosi.
Il ruolo dell’acido folico
Secondo alcuni studiosi pare che la causa della spina bifida risieda proprio nella scarsa assunzione di acido folico durante il periodo della gravidanza, essendo l’incidenza notevolmente dopo un’imponente campagna per l’assunzione di tale acido durante la gravidanza. Tale acido può essere assunto sotto forma di integratore da banco o tramite un controllo della propria dieta, scegliendo gli alimenti che ne contengono di più.
Cura
Ad oggi non esiste una vera e propria cura per la spina bifida, ma se il trattamento è tempestivo è possibile intervenire sui sintomi. Le forme più gravi della spina bifida possono essere limitate nella loro manifestazione con un intervento chirurgico che mira a chiudere l’apertura collocata a livello del rachide. Tali interveti mirano anche a ridurre notevolmente il rischio di infezione, che fino a poche decine di anni fa causavano la morte di molti neonati affetti da spina bifida. Altre strategie propongono di drenare il liquor accumulato nel cervello, per limitare l’idrocefalia. In alcuni casi è applicabile la chirurgia prenatale.
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