L’obbligo di assunzione dei lavoratori invalidi nelle aziende.
L’obbligo di assunzione da parte delle aziende dei lavoratori invalidi, una questione di cui si sente parlare molto, ma che in pochi conoscono realmente. Le aziende sono quindi obbligate a riservare una quota delle proprie assunzioni a lavoratori facenti parte delle categorie riservate alle persone invalide o disabili. Ma come funziona? E in quali casi un’azienda è esonerata da tale obbligo?
Assunzione degli invalidi, come fuziona:
Dal 2017, grazie alle nuove leggi introdotte dal Jobs Act, intervenuto nella modifica delle legge del 12 marzo 1999 al n.68 le aziende che dispongono di un certo numero di dipendenti è obbligata ad assumere tra il proprio personale almeno un certo numero di lavoratori invalidi, in base al numero dei propri dipendenti. Tale legge è stata studiata per permettere ai portatori di disabilità di entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro favorendo la loro integrazione sociale e scongiurando l’esclusione di tali categorie.
Quali sono i lavoratori interessati
I datori di lavoro saranno obbligati ad assumere invalidi civili con percentuale dal 46% al 100%, gli invalidi di guerra e civili fino all’ottava categoria, gli invalidi del lavoro con una percentuale superiore al 33%, i non vedenti e i sordomuti, e le categorie protette che includono gli orfani di guerra e di servizio, i figli degli invalidi dichiarati incollocabili, i coniugi degli invalidi incollacabili, le vittime del terrorismo, del dovere o della criminalità organizzata.
Quali sono le aziende interessate
L’obbligo riguarda alcune specifiche aziende e interessa in maniera diversa le percentuali di disabili da assumere. Le aziende che al loro interno hanno dai 15 ai 35 dipendenti sono obbligate ad assumere una sola persona portatrice di disabilità, mentre quelle che vanno dai 36 ai 50 dipendenti dovranno assumere due persone disabili. Per le aziende che invece hanno al loro interno più di cinquanta dipendenti è d’obbligo riservare agli invalidi il 7% delle assunzioni totali. I datori di lavoro sono tenuti a presentare la richiesta di assunzioni entro sessanta giorni dal momento in cui scatterà l’obbligo di assunzione.
Come funziona l’esonero
Tutti i datori di lavoro la cui azienda risulta con un tasso di rischio INAIL superiore al 60 per mille possono decidere per l’esonero, pagando un 30,64 euro al giorno per ogni lavoratore non assunto.
Sarà possibile usufruire dell’esonero di tre mesi, rinnovabile una sola volta, se l’azienda si trova al momento in ristrutturazione, in fallimento, in liquidazione, in mobilità o con contratti di solidarietà.
Si tratta invece di esonero parziale, della durata di 12 mesi, quando interessa i datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici che versano un tasso di premio INAIL pari o superiore al 60 per mille. Per tali soggetti è possibile autocertificare l’esonero e saranno obbligate a versare la somma di 30,64 euro al giorno per ogni lavoratore disabile non assunto.
Per approfondire: assunzione lavoratori invalidi
Altri Link:
Scusate la tipologia di domanda! Se un disabile fa un lavoro da abile ed a un certo punto non riesce più e si infortuna che succede? È causa sua perche ha sempre cercato di farcela per non essere di peso alla azienda e ai colleghi?
Buongiorno
Lavoro dal 1994 in un acciaierie con più di 1000 dipendenti purtroppo per una malattia sono diventato ipovedente con invalidità del 60%
Ma l’assistente sociale mi ha consigliato consigliato di non presentare la richiesta della legge 68 al datore di lavoro in quanto rischierei il posto di lavoro
Co. E mi dovrei comportare?