Una start-up di Elon Musk che sembra quasi arrivare da un film di fantascienza, ma non è così: è tutto reale! Un progetto che vuol migliorare la qualità di vita dei disabili.
Elon Musk e disabilità: parliamo di interfacce cervello/macchina che puntano a ripristinare funzioni motorie e sensoriali piuttosto che trattare distirbi neurologici grazie all’utilizzo della miniaturizzazione di 256 elettrodi piccoli e flessibili e fino a 3.072 elettrodi per array distribuiti su 96 thread. Dai primi testil sensore testato su un primate ha permesso allo stesso di controllare un computer.
Per i test sperimentali della tecnologia su pazienti con paralisi, invece, si attende l’autorizzazione dalla Fda (U.S. Food and Drug Administration), attesa per il 2020.
L’installazione del microchip avverà praticando un piccolo foro di 8 mm nel cranio del paziente. I fili, quindi, saranno sistemati con un ago di 24 micron in grado di rilevare direttamente l’attività dei neuroni.
Approfondimenti: La Repubblica