Aumentare i limiti di velocità e riconoscere le sedie con motorino al pari delle biciclette elettriche, ecco le richieste
Mobilità disabili in carrozzina: una richiesta per aumentarla, ovvero riconoscendo l’equivalenza delle sedie a rotelle dotate di propulsori a spinta alle biciclette elettriche per aumentare i limiti di velocità delle sedie con propulsore, questa è la richiesta di Lagambiente e Égalité Onlus inoltrata al governo italiano. La motivazione di tale richiesta si basa sulla volontà di eliminare le discriminazioni: il motore è il medesimo e l’incapacità di pedalare delle persone con disabilità non può essere una giustificazione accettabile in quanto discriminante.
Mobilità delle persone disabili e carrozzine elettriche
Sono sempre più comuni le carrozzine dotate di propulsori di spinta, per permettere una maggiore mobilità delle persone disabili e un movimento più prolungato nel tempo, meno faticoso e particolarmente utile per gli spostamenti in città. Consapevoli di ciò Lagambiente e Égalité Onlus hanno richiesto al governo italiano di riconoscere l’equivalenza delle sedie a rotelle con propulsore e delle biciclette elettriche perché, de facto, si tratta del medesimo motore, con forme e usi diversi. Il fattore discriminante, secondo i richiedenti non può essere l’incapacità di pedalare delle persone affette da disabilità.
Le barriere architettoniche italiane
I promotori dell’iniziativa partono da una premessa: le barriere architettoniche in Italia sono ancora molto diffuse e abbatterle è un’impresa decisamente ardua, nonostante la legge che da oltre trent’anni impone ai comuni di dotarsi di piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche e nonostante gli impegni della Convenzione Onu per i diritti dei portatori di disabilità. Gradini privi di scivoli, mancanza di rampe, ingressi ancora troppo stretti sono ancora caratteristiche ben conosciute dei comuni italiani che impediscono ai disabili un movimento semplice e sicuro. Il trasporto pubblico non è esente da pesanti critiche, essendo ancora decisamente lento, ove possibile, nel caricare coloro che vivono su una sedia a rotelle. Spesso le metropolitane sono prive di pedane e ascensori rendendo impossibile l’accesso ai disabili. Proprio quest’ultima situazione ha portato alla richiesta di aumentare i limiti di velocità delle sedie a rotelle dotate di motore elettrico, per favorire spostamenti più rapidi.
Le barriere architettoniche e i mezzi elettrici
I motori sono quindi un bisogno quasi essenziale che ogni giorno consentono a oltre cento mila disabili di non incontrare le barriere architettoniche del trasporto pubblico italiano e di muoversi in piena e totale autonomia. Uno tra i più venduti motori elettrici è prodotto proprio in Italia e può dare una velocità di spinta che va dai 20 ai 48 chilometri orari.
Motorini elettrici per le carrozzine
Negli ultimi anni sono stati consegnati oltre 12 mila motorini elettrici da agganciare alle sedia a rotelle e le prestazioni, secondo Lagambiente e Égalité Onlus sono praticamente identiche a quelle offerte dalle biciclette elettriche. Tali strumenti offrono la possibilità di non investire subito nell’acquisto di una specifica auto per il trasporto e di poter fin da subito, anche con possibilità economiche ridotte, utilizzare un sistema di spostamento estremamente prezioso.
Mobilità disabili in carrozzina: le richieste
La necessità di utilizzare la sedia a rotelle dotata di sistema di propulsore e il bisogno di equiparare tale sistema di movimento a quello delle biciclette elettriche nasce dal bisogno di rendere più sicuro lo spostamento delle sedia a rotelle sui marciapiedi, spesso interrotti o con dislivelli pericolosi.Secondo le norme vigenti le carrozzine dotate dell’apposito motorino non possono superare la velocità di 6km orari, quella di una normale camminata. In caso contrario dovrebbero essere classificate a tutti gli effetti come veicoli, anche per quanto riguarda le norme vigenti del Codice della Strada.
Cosa dice il Ministero dei Traporti
Il Ministero dei Traporti vorrebbe punire la generalità dei veicoli atipici che ad oggi si trovano in una sorta di limbo legislativo e vengono tollerati dalle autorità comunali. Le sanzioni per chi dovesse utilizzarli ammontano anche a 800 euro con annesso il sequestro amministrativo. La richiesta di rendere equiparabili i due mezzi di spostamento è quindi stata estesa al Ministero dei Trasporti, al Consiglio dei Ministri e al Parlamento della Repubblica Italiana.
Qualifica di dispositivo e Mobilità disabili in carrozzina
La qualifica di “dispositivo medico” che ad oggi i motori propulsori della sedie a rotelle conservano non dovrà essere eliminata in quanto necessaria per ottenere dall’ASL di riferimento la fornitura pubblica. Si richiede che i limiti di velocità vengano alzati a 25km orari al pari del limite vigente per le biciclette elettriche. Per quanto riguarda la sedie a rotelle dotate di un sistema di franata integrale dovranno venire ammesse prestazioni di velocità maggiori, per assolvere alle esigenze di trasporto quotidiano delle persone adulte, ovvero dei maggiorenni di 14 anni, che hanno ottenuto una licenza di guida o che hanno sostenuto un corso di educazione stradale della durata minima di sei ore.
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