Cause e sintomi della miastenia gravis.
La miastenia gravis è una malattia auto-immune che compromette la comunicazione tra nervi e muscoli provocando debolezza muscolare o, nei casi più estremi, impossibilità di movimento. Ad essere colpiti dalla malattia sono i neurotrasmettitori che interagiscono con i recettori muscolari.
Cause:
Si tratta di un funzionamento errato del sistema immunitario di cui non si sono ancora capite chiaramente le cause. Secondo alcune teorie il timo giocherebbe un ruolo essenziale nella malattia considerando che alte percentuali di affetti da miastenia gravis presentano problemi anche alla ghiandola. Può altrimenti essere scatenata da gravi infezioni, interventi chirurgici o l’uso di alcuni farmaci quali nifedipina, verapamil, chinino e procainamide.
Incidenza:
Più comune tra le donne giovani e gli uomini anziani, in genere insorge nelle donne tra i venti e i quarant’anni e negli uomini dopo i cinquanta. In alcuni casi può colpire i neonati e prende il nome di miastenia prenatale. Si sviluppa nei figli delle donne affette da miastenia gravis, con una percentuale di circa il 12%. Si tratta però di una situazione momentanea perché il disagio sparisce poche settimane dopo la nascita.
Miastenia gravis sintomi:
Palpebre cadenti e muscoli anormalmente stanchi sono tra le prime manifestazioni dello svilupparsi della miastenia. È possibile che i soggetti colpiti abbiano difficoltà di deglutizione e di presa. I muscoli del collo diventano deboli e la persona tende a non riuscire a mantenere una posizione retta. Nella persona affetta da miastenia gravis un muscolo che viene utilizzato spesso tende ad indebolirsi per primo. Nel corso di questa malattia è possibile che si verifichi, un episodio grave di debolezza di braccia e gambe. È importante sottolineare che la sensibilità non viene compromessa.
Diagnosi:
La malattia viene diagnosticata con degli esami del sangue e un’elettromiografia. A seguito della diagnosi di miastenia gravis viene effettuata una tomografia computerizzata o una risonanza magnetica del torace, per valutare eventuali problemi al timo. Solitamente a confermare la presenza della malattia da una prima analisi è anche un trattamento alle palpebre cadenti con il ghiaccio, che pare ridurre momentaneamente gli effetti della malattia.
Trattamento:
I trattamenti della malattia possono essere vari: un corticosteroide per inibire il sistema immunitario, somministrazione di immunoglobulina, plasmaferesi o asportazione del timo.
I farmaci aumentano la quantità di acetilcolina e migliorano la forza muscolare. La dose dei farmaci deve essere costantemente regolata in base al progresso della malattia L’efficacia di molti farmaci, inoltre, può diminuire con l’uso prolungato nel tempo.
ALTRI LINK