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Lo scafandro e la farfalla

Lo scafandro e la farfalla, il film sulla sindrome di locked-in

Lo scafandro e la farfalla

La consapevolezza del proprio corpo, ma l’impossibilità di muoverlo. Una tematica decisamente delicata trattata dalla cinematografia francese nel film “Lo scafandro e la farfalla” del 2007 che tratta della sindrome di Locked-in. Il film si basa sull’autobiografia di Jean-Dominique Bauby, che racconta come è cambiata la sua vita dopo essere stato vittima di un ictus all’età di 43 anni. La sindrome di locked-in è una sindrome in cui il paziente è totalmente cosciente del proprio corpo, ma non riesce a muovere i muscoli a causa di una paralisi.

Lo scafandro e la farfalla: La trama

Il protagonista, interpretato da Mathieu Amalric, è stato colpito da un ictus e può muovere solamente la palpebra sinistra, avendo quello come unico mezzo di comunicazione con il mondo. Da qui viene la metafora che vuole esprimere come ci si senta durante questa sindrome: come dentro uno scafandro, ma che non impedisce allo spirito di emergere, così come quando la farfalla vuole uscire dal bozzolo.

Le scene del film raccontano il modo in cui, anche grazie all’immaginazione, il protagonista è in grado di evadere dalla sua condizione. Ma, oltre all’evasione, il protagonista ha anche la possibilità di fare una lunga introspezione riguardante il suo passato e i suoi rapporti umani prima dell’ictus esaminando la sua vita. Grazie alla forza di volontà, usando solamente la palpebra sinistra, riuscirà anche a scrivere un libro sulla sua esperienza.

I premi

Bauby è morto a causa delle complicazioni di una polmonite dieci giorni dopo la pubblicazione del suo libro. Secondo la BBC il film sulla sua autobiografia è da considerarsi tra i 100 migliori film del 21 esimo secolo. Oltre a questa nomina ha vinto moltissimi premi nazionali e internazionali.

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