Le disabilità motorie, cosa sono e che sintomi presentano.
Oltre un milione di persone in Italia soffrono di disabilità motorie. I muscoli che permettono al nostro corpo di muoversi e che permettono ad ognuno di noi di svolgere le proprie funzioni quotidiane per qualche ragione smettono di funzionare o fin dalla nascita non hanno svolto al meglio il proprio lavoro. Le ragioni possono essere variegate e possono interessare svariati aspetti della muscolatura: il tono, la coordinazione o la postura.
Quali sono le principali disabilità motorie?
Le principali problematiche legate ad un danno di tipo organico che interessano il movimenti sono le encefalopatie e le paralisi cerebrali. La paralisi cerebrale spastica infantile colpisce un bambino su cinquecento ed è quasi principalmente dovuta ad un danno del sistema nervoso dovuto ad un’ischemia o ad un emorragia avvenuta nei primi momenti precedenti o seguenti al parto. I bambini soggetti a questa lesione presentano una sintomatologia varia, dalla lieve difficoltà nella deambulazione all’impossibilità totale di compiere movimenti.
Monoplagia, tetraplegia ed encefalopatie
A seconda della zona colpita si parla di: monoplegia, se interessa un singolo arto, malattia di Little se gli arti interessati sono due, tetraplegia se gli arti interessati sono quattro ed emiplegia se interessa una metà del corpo. Le encefalopatie hanno invece origine genetica e nei portatori di tale disturbo si possono scorgere tremori, oscillazioni ritmiche del corpo, perdita di forma muscolare, atrofia e contrazioni involontarie del muscolo.
Disabilità motorie: le patologie:
Tra le patologie che invece sono causate da un’alterazione nella relazione tra il soggetto e il mondo si trovano le disprassie, i tic nervosi, la disgrafia e l’impaccio motorio. La disgrafia, un disturbo che interessa molti studenti italiani, comporta l’incapacità di produrre un’adeguata qualità nella scrittura causata da disordini dell’organizzazione motoria e da disordini nell’ordine spazio-temporale. Impugnatura scorretta, tremori e tratto non deciso sono le principali manifestazioni di tale disturbo. Riguardo la disgrafia sono numerosi i fattori coinvolti: il rapporto con l’insegnante, con l’ambiente scolastico, la dinamica familiare e la motricità del bambino.
Un intervento di gruppo:
Non raramente il trattamento sulla disabilità motoria interessa l’aspetto psicologico e le complicazioni legate ad esso. Si tratta quindi di un approccio che interessa molte discipline e un cospicuo numero di esperti in materia.
L’apprendimento scolastico per le persone affette da tale disabilità è ostacolato dalla patologia ed è richiesto all’ambiente scolastico di intervenire favorendo l’apprendimento e l’integrazione del soggetto. Quinti, oltre al supporto fisioterapico, ortopedico e psicomotorio sarà necessario anche l’intervento pedagogico. L’intero ambiente in cui vive il disabile viene quindi coinvolto con lo scopo di avvicinare più possibile il soggetto alla quotidianità del suo contesto evitandone l’esclusione.
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