Un nuovo punto sulla disabilità.
Inclusione delle persone disabili: Nel corso degli ultimi anni gli interventi a favore dell’inclusione dei disabili sono quasi all’ordine del giorno, siano essi di tipo edile, scolastico o sociale. Il disabile non è più un soggetto fragile che necessita di cure, ma è un soggetto con bisogni diversi che può essere incluso all’interno della società operativa con pochi accorgimenti. Il bisogno di una vita all’insegna dell’indipendenza è diventato un principio fondamentale non solo per i professionisti del settore, ma anche per la società che sta imparando a guardare alla disabilità con occhi diversi.
Inclusione delle persone disabili, il convegno
Di questo ha parlato il 3° Convegno internazionale “Sono adulto. Disabilità. Diritto alla scelta e progetto di vita” che si è svolto il 21 e il 22 maggio. Il convegno è stato guidato dal gruppo Erickson ed è stato rivolto principalmente agli adulti portatori di disabilità e a coloro che si occupano di loro per vocazione professionale.
Il Covid-19
L’emergenza portata dal Covid-19 ha portato ad un ripensamento generale delle attività sociali delle persone affette da disabilità, soprattutto di coloro che necessitano di attenzioni particolari da parte della propria famiglia. Il rischio di isolamento, durante il lockdown è stato e sarà altissimo.
Ma oltre alla pandemia coronavirus, sono ancora numerose le sfide da affrontare: una promozione della piena cittadinanza e dell’inclusione, il diritto all’affettività e il diritto alla sessualità sono tre le prioritarie.
Il ruolo degli accompagnatori nell’ inclusione delle persone disabili
Il ruolo degli accompagnatori e degli educatori è quello di spingere il soggetto disabile verso la propria autorealizzazione. Ma non solo, è necessario che si guidi la persona alla consapevolezza di sé stesso e al riconoscimento del proprio ruolo all’interno della società.
Il disabile non è il solo a dover essere guidato verso questa nuova visione del disabile ma anche, e soprattutto, la famiglia. È fondamentale che i familiari sappiano cogliere le richieste di autonomia da parte del disabile e i momenti di difficoltà che tutti gli adolescenti affrontano: è fondamentale che ad un figlio disabile venda data la possibilità di crescere e di sentirsi adulto comprendendo che le spinte all’autonomia sono pienamente sane e realizzabili.
La costruzione del sé
La costruzione del sé è fondamentale e necessita di essere coltivata fin dalla prima infanzia. Far sentire il disabile produttivo all’interno della società, trovare un impiego adatto alle proprie esigenze, riconoscere il suo diritto all’affettività, alla socialità e alla sessualità sono i principi cardine di questa costruzione. Lentamente, anche grazie alle nuove tecnologie ed una nuova visione nuova della disabilità che la società sta adottando, sarà sicuramente possibile guardare alla disabilità con occhio diverso.
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