Vaccinazioni e disabilità, ancora molto da chiarire
Disabili e vaccino coronavirus: L’arrivo del vaccino per il COVID ha portato una nuova speranza all’interno del territorio nazionale. Sono in molti coloro che sperano di poter ritornare alla vita di prima a seguito del successo della vaccinazione. Le associazioni che si occupano dei disabili e i disabili stessi hanno richiesto a gran voce chiarimenti per quanto riguarda la data in cui inizieranno le vaccinazioni per tale categoria.
Il Commissario Arcuri ha annunciato che a partire dal mese di febbraio il vaccino sarà somministrato con priorità ai disabili e ai loro accompagnatori. Si tratta di una notizia molto attesa all’interno non solo del mondo dei disabili, ma anche delle persone che lavorano con loro o che si prendono cura di un familiare. Da tempo infatti le associazioni erano in fermento nell’attesa di avere una risposta alle tante domande poste in questi mesi, fin dall’arrivo del vaccino e dall’inizio delle vaccinazioni.
La priorità ai disabili
La richiesta delle associazioni e dei disabili stessi è stata generalmente la medesima cedere la priorità per le vaccinazioni ai disabili e alle loro famiglie, nella volontà di tutelare per prime le fasce più deboli della società.
Disabili e vaccino coronavirus: le domande
Nonostante l’annuncio sia stato accolto con gioia permangono ancora molte domande riguardo la modalità di somministrazione del vaccino e soprattutto riguardo chi, insieme al disabile, verrà vaccinato. Si tratta infatti di stabilire a quali familiari venga concessa la vaccinazione e se vengano scelti come prioritari i caregiver o gli assistenti. Vi sono inoltre molte domande riguardanti i limiti imposti per quanto riguarda l’età e i requisiti per ottenere il vaccino, sia per quanto riguarda il disabile che per quanto riguarda gli accompagnatori che otterranno la vaccinazione insieme a loro.
Il piano dei vaccini
Nonostante le domande siano ancora molte e le richieste di chiarimento siano altrettante, non è ancora possibile rispondere ai numerosi quesiti che stanno nascendo in questi giorni. Non vi è infatti ancora un piano pubblico e dettagliato a cui fare riferimento per le modalità in cui verranno somministrati i vaccini contro il coronavirus. A notare la mancanza di tale piano per i vaccini sono stati in molti, tra cui la consulta municipale del Comune di Roma. La critica riguarda il fatto che all’interno del piano per i vaccini contro il coronavirus non vi sia un esplicito e chiaro riferimento alle modalità con cui i disabili e gli accompagnatori verranno vaccinati.
Il contenuto dell’attuale piano
Nell’attuale piano di vaccinazioni è indicata la proprità per il personale sanitario, per i residenti delle case di riposo e delle RSA e per le persone di età avanzata. Sono già state annunciate però delle modifiche per quanto riguarda la priorità nel ricevere il vaccino. Non mancano le indicazioni riguardo i limiti di età e le fasce della popolazione considerate più a rischio. Non mancano inoltre anche le indicazioni riguardo gli effetti del vaccino e sulle modalità di trasmissione del virus.
I chiarimenti
L’Associazione Italiana Persone Down ha richiesto chiarimenti riguardo l’annuncio del Commissario Arcuri riguardo le vaccinazioni prioritarie a coloro che sono affetti da disabilità. Ecco i due principali punti che sono stati trattati:
Disabili e vaccino coronavirus, il ruolo dell’accompagnatore
L’accompagnatore, che avrà la priorità sul vaccino insieme al disabile, è una figura che non è ancora stata chiarita, non è infatti ancora chiaro se la priorità verrà estesa anche a coloro che vivono insieme al disabile o solamente a chi si occupa di lui.
L’eta
L’età, per quanto riguarda le persone affette da Sindrome di Down, secondo l’Associazione, non deve essere tenuto in causa, in quanto anche prima dei 40 anni di vita, le persone affette da tale sindome, sono considerati dei soggetti a rischio e pertanto dovrebbero poter avere una vaccinazione prioritaria sugli altri.
Gli sviluppi
È già stata presentata un’interrogazione parlamentare per avere maggiore chiarezza riguardo le modalità in cui verranno somministrati i vaccini contro il coronavirus. È molto probabile che nei prossimi giorni il Governo e gli Enti addetti provvederanno a chiarire e rendere pubbliche le modalità e i limiti imposti ai disabili per le vaccinazioni.
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