Lavoro in proprio, quando il disabile vuole fare impresa.
Disabili e partita iva: per le persone disabili il lavoro da casa può offrire infiniti vantaggi soprattutto se il luogo di lavoro è perfettamente idoneo ad accogliere le necessità della persona. Il lavoro da casa permette al disabile di sentirsi in un ambiente creato a sua immagine e somiglianza che gli permette di adattarsi e di essere comunque pienamente inserito all’interno di un contesto sociale.
Disabili e partita iva
Ma non è tutto rose e fiori: il lavoro da casa presenta notevoli sfide. La maggior parte dei liberi professionisti ha infatti bisogno di molto tempo che non verrà retribuito per formarsi e creare la propria modalità di auto-marketing. Per evitare l’eccessivo accumulo di stress è consigliato porsi dei limiti che permettano una corretta gestione dei tempi. È una buona idea creare piani alternativi e mettere da parte i risparmi per far fronte alle malattie improvvise, che non vengono pagate dal datore di lavoro. Bisogna inoltre essere in grado di gestire l’isolamento, soprattutto se si proviene da un ambiente di lavoro estremamente sociale.
Come iniziare
Disabili e partita iva: il miglior modo per iniziare un’attività piena di risorse, ma anche impegnativa come quella del lavoro in proprio è analizzare quali sono le nostre inclinazioni e le nostre passioni, in modo da fare un lavoro che ci piace. Fotografia, sviluppo, web, gestione dei social sono tutte attività che possono essere redditizie se fatte con passione. Guarda se in vendita si sono libri o corsi su come iniziare la tua attività. Inizia a pensare a che genere di clientela devi rivolgerti e come fare a venderti all’interno di un mercato già presente. Non sottovalutare l’attenzione da riservare all’aspetto legale che sarà infatti da curare in ogni minimo dettaglio. Dovrai essere in regola con la tua situazione lavorativa e con il pagamento delle tasse, ti consigliamo quindi di rivolgerti a dei professionisti del settore per ogni dubbio.
Organizzare gli ambienti
Chi lavora da casa deve prendersi del tempo anche per organizzare i propri ambienti di lavoro che dovranno essere pronti ad accogliere il lavoratore come un normale ufficio.
La scrivania
Chi lavora in proprio passa molto tempo sulla propria scrivania, che dovrà senza dubbio essere adattata alla seduta in modo da non sforzare troppo la schiena. Sono disponibili in commercio grandi scrivanie in grado di accogliere l’utente in sedia a rotelle o che hanno problemi di schiena.
La cancelleria e computer
Per chi ha determinate esigenze legate all’utilizzo della cancelleria sono in commercio, per un mercato di nicchia, anche penne e matite con impugnature speciali che permettono il facile utilizzo anche a chi ha una mobilità diversa. Lo stesso vale per gli oggetti come il mouse, che devono essere adatti alla mobilità dell’utente.
Il modello australiano
In Australia esistono programmi di alvoro che si occupano esclusivamente di assister i disabili che intendono avviare un’attività imprenditoriale. Solitamente si utilizzano dei voucher e si fa riferimento ad un Fondo di assistenza all’occupazione che assicura finanziamenti per l’acquisto delle attrezzature apposite per lo svolgimento dell’attività in proprio del disabile.
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